L’angolo del Prof: MiniSand, educare e sviluppare le capacità motorie individuali

L’angolo del Prof: MiniSand, educare e sviluppare le capacità motorie individuali

Bisogna far giocare subito i bambini e partire da ciò che sono in grado di fare: niente schemi di gioco, ma solo idee di gioco di attacco e di difesa.

Obiettivi: insegnare ai bambini a muoversi nella sabbia (spazio grande, medio, piccolo), metterli in condizione di conoscere i movimenti che possono eseguire nello spazio per smarcarsi e per ricevere la palla (propriocezione dei piedi, rapidità di esecuzione).

IPOTESI DI LAVORO (non si deve lavorare a minuti ma per obiettivi!)

La mia proposta di lavoro è suddivisa in fasi:

–         libertà;

–         riscaldamento;

–         gioco-base;

–         osservazione;

–         lavoro analitico:

–         ritorno al gioco-base.

Libertà: osservare i bambini mentre corrono, tirano e si passano la palla in forma libera.

Riscaldamento

  1. a) Riscaldamento senza palla

1) Correre e al segnale dell’Istruttore corsa laterale a dx e a sx, corsa all’indietro, arresto, cambio di direzione, saltare in alto a braccia alte e se si incontra un compagno “give me five”.

2) Giocare a prendersi: il cacciatore deve cercare di toccare in 15” i compagni (a tutto campo, a metà campo, in spazi sempre più ristretti).

3) Lavoro propriocettivo sui piedi:

  1. a) rimanere in appoggio su di un piede;
  2. b) partire da fermi, fare un salto, girarsi e ritornare nella posizione di partenza;
  3. c) saltelli su di un piede (dx e sx);
  4. b) Riscaldamento con palla

1)    Correre e “trascinare” liberamente la palla per il campo (in avanti, indietro, a dx e a sx).

2)    Tic-tac a 2 e a 3 e conclusione a canestro (con partenza da fondo campo:

3)    Esercizi di tiro individuali e a coppie.

4)    Trascinamento della palla, raccolta della palla e conclusione a canestro in  terzo tempo (da dx, da sx e dal centro).

In questa prima fase del lavoro l’obiettivo è di iniziare in modo piacevole, divertente, di innalzare la frequenza cardiaca, di mobilizzare le articolazioni.

Dopo il riscaldamento si passa al gioco-base

Gioco-base

Possiamo proporre tantissimi giochi-base, in base al tipo di lavoro che vogliamo effettuare in palestra.

Per esempio (in funzione dei movimenti senza palla) i giochi base possono essere:

1) 2 c 2;

2) 2 c 1;

3) 3 c 1.

Osservazione

In questa fase e in base a ciò che l’Istruttore osserva (i bambini non sanno trascinare la palla in modo corretto, hanno poco equilibrio, non hanno il concetto di spazio, passano male la palla, non sanno a chi passarla, non sanno smarcarsi), deciderà cosa proporre in modo analitico: esercizi di equilibrio, esercizi di trascinamento, di tiro, di passaggio, etc.)

Proposte analitiche di esercizi

1) Tre file sulla linea laterale: A e B al segnale entrano in campo e devono cercare di toccarsi le mani senza farsi toccare da X, che è entrato in campo subito dopo.

2) Lo stesso esercizio con palla: A e B devono cercare di passarsi la palla o palleggiare e X deve cercare di toccare A o B (chi è in possesso di palla).

3) A coppie: A parte da fondocampo senza palla e deve cercare di ricevere la palla dall’Istruttore (situato a metà campo), senza farsi toccare da X che parte da metà campo; ricevuta la palla deve cercare di oltrepassare la metà campo senza farsi toccare da X.

4) A gruppi di 3 (da fermi): A e B si passano la palla e X deve cercare di intercettare la palla. In diversi modi:

  1. a) A che si può muovere in palleggio;
  2. b) B che può smarcarsi;
  3. c) entrambi si possono muovere.

5) Esercizi di sovrannumero e sottonumero (2 c 1, 3 c 1, 3 c 2) a tutto campo e conclusione a canestro.

6) Tic-tac a 3 andata e ritorno 2 c 1, oppure Treccia a 3.

7) Tic-tac a 3 (con 3 difensori che seguono) e ritorno 3 c 3 (in forma libera).

8) Giochi a 2 e a 3: dai e vai, dai e cambia di posto (2 c 2 e 3 c 3).

9) Esercizi di contropiede in forma libera (senza e con difesa).

Ritorno al gioco-base e verifica del lavoro svolto

È importante ritornare al gioco-base e verificare se gli errori che erano stati commessi precedentemente sono diminuiti e la capacità di prestazione è migliorata:

1)    2 c 2;

2)    2 c 1;

3)    3 c 1.

Idee-partita

Non dobbiamo creare giocatori robot o preparare schemi di gioco per vincere le partite, dobbiamo cercare di migliorare i fondamentali individuali dei bambini, mettendoli in condizione di imparare a trascinare la palla, a difendere, a smarcarsi e passare la palla, facendoli divertire.

È importante fornire loro delle idee-partita da sfruttare al meglio in partita (“cassetto della memoria”):

1) se hai la palla in mano e non hai un difensore davanti, vai a canestro per la via più breve e con la mano forte (trascinamento e terzo tempo);

2) se hai la palla in mano e hai un tuo compagno libero vicino al canestro avversario devi assolutamente passargli la palla.

3) se sei vicino al canestro tira subito.

4) se hai la palla in mano e hai un difensore davanti cerca di batterlo con un trascinamento (di dx o di sx) o con un passaggio (se si è smarcato).

5) se non hai la palla in mano, devi muoverti e trova uno spazio per riceverla (dove non c’è il difensore).

6) se non sei in attacco, attacca chi sta attaccando e mettilo in difficoltà.

Esercizio finale

–         4 c 4 e 5 c 5 in forma libera a tempo o a punti (senza ruoli fissi, difesa individuale).

–         Fulmine.

Conclusioni

Questo è il mio modo di insegnare, il mio MiniSand è fatto di cose semplici ma reali. È importante presentare in allenamento ciò che si vuole che i bambini rappresentino in partita.

Prof. Maurizio Mondoni

Media Partner: International Young Ballers e Basket World Life



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